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“Volevamo dargli una lezione”, e massacrano l’immigrato

Tre “giustizieri” italiani aggrediscono un marocchino in provincia di Genova, sospettato per alcuni furti. E ai carabinieri dicono: “Ci è scappata la mano”

Roma, 21 agosto 2012 – Un 34enne marocchino è finito in ospedale massacrato a calci, pugni con un bastone e un cacciavite, mentre tre italiani sono indagati per un’aggressione da Far West consumatasi domenica scorsa a Verzi, frazione del comune di Lorsica, in provincia di Genova.

Nella zona recentemente c’era stata una serie di furti, e i sospetti di alcuni paesani si erano concentrati proprio sull’immigrato, che aveva qualche precedente. Un gruppetto di “giustizieri” formato da un pensionato di 58 anni, un operaio di 52 e un muratore di 26 ha deciso di risolvere la questione aggredendo l’uomo mentre passava in bicicletta e pestandolo selvaggiamente.

La vittima non è morta, ma è riuscito a contattare il fratello che ha chiamato i carabinieri. Arrivati insieme all’ambulanza, questi hanno raccolto il racconto dell’immigrato, che ha detto di essere stato aggredito da italiani e ha segnalato che erano in un suv grigio. Un’auto come quella del pensionato, che qualche sera prima sera era stato fermato per un controllo dai militari e, secondo le prime indiscrezioni, aveva detto di essere impegnato in una “ronda anti ladri”.

Quando i carabinieri hanno bussato alla casa del sospettato, hanno scoperto che aveva una ferita alla mano. Poi la confessione e l’indicazione dei complici: “Volevamo dargli una lezione, ma ci è scappata la mano”. Probabile che per i tre scatti ora la custodia cautelare in carcere, anche alla luce della gravità l’accusa, che è di tentato omicidio.

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