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Forum immigrazione PD: Dieci proposte per il governo Letta

Tra i presenti, Livia Turco, Cècile Kyenge, Guglielmo Epifani. Tanti gli albanesi partecipanti, alcuni dei quali hanno presentato la loro esperienza e i loro punti di vista 

Roma, 8 luglio 2013 – Si è svolto sabato a Roma il Forum sull’immigrazione organizzato dal Partito Democratico, diretto da Livia Turco, presidente del Forum e Marco Pacciotti, coordinatore nazionale. Tra i presenti anche la ministra Cècile Kyenge e il segretario PD Guglielmo Epifani.

Nella riunione di sabato si è presentato il documento programmatico e le dieci proposte da sottoporre al governo Letta:
1) Cancellazione della tassa sul Permesso di Soggiorno; 2) Riduzione tempi di permanenza nei Cie; 3) Allungamento durata dei Permessi di Soggiorno per chi perde il lavoro; 4) Gestione pratiche del rinnovo del Permesso di Soggiorno da parte dei Comuni; 5) Riconoscimento titoli di studio conseguiti nei Paesi extra Ue; 6) Semplificazione diritto di voto amministrativo per i comunitari; 7) Istituzione dell’Albo dei mediatori interculturali; 8) Tempi certi per le domande di naturalizzazione; 9) Norme che garantiscano l’accesso allo sport per i bimbi; 10) Equiparazione costi assicurazioni.

Ad aprire i lavori, è stata l’ex ministro Livia Turco, presidente del Forum, che ha cominciato il suo discorso con un sentito ringraziamento a papa Francesco e alla sua decisione di andare a Lampedusa, a suo avviso “uno scossone a quella quotidianità troppo trascurata e un monito forte per la politica a trovare soluzioni concrete”. 

Lei ha presentato un programma, risultato di due anni di dialogo e incontro con associazioni, operatori del settore e con i nuovi italiani. “Un percorso che caratterizzato anche da un elemento di rottura rispetto al passato: abbiamo guardato il tema con gli occhi dei giovani. Oggi vogliamo essere protagonisti di una battaglia politica, consapevoli che per vincerla dobbiamo pretendere la centralità del tema dell’immigrazione”. “Spero che questo governo sia un laboratorio per politiche sulle immigrazioni che lasci da parte le contrapposizioni ideologiche e pensi all’efficacia delle risposte da dare perché è questo ciò che serve davvero al Paese. Si potrebbero raggiungere obiettivi prestigiosi con un laboratorio bipartisan” ha proseguito Livia Turco.

All’incontro era presente anche la ministra dell’Integrazione Cecile Kyenge: “Il migrante è una persona che non viene a rubare lavoro, non viene per delinquere, non è soltanto una questione di sicurezza”.

“Bisogna far capire che si tratta di una risorsa – ha detto – Bisogna cambiare il linguaggio politico, oggi è possibile. Non si deve rispondere alla violenza con la violenza. E deve cambiare la politica. Non possiamo spegnere la speranza di tante persone, dobbiamo dare loro speranza ma anche concretezza”. La ministra ha parlato della questione del reato di clandestinità: “Ormai è uno strumento di propaganda – ha detto – e la propaganda deve finire. Non si può fare populismo sulle spalle di tante persone che soffrono”. “Dobbiamo dire – ha concluso rivolgendosi al Pd – ai nostri deputati che hanno gli strumenti per fare tutto questo che bisogna affrontare il tema del reato di clandestinità all’interno del Parlamento, avere coraggio di dire che siamo qui e possiamo fare delle proposte che tutti devono portare avanti. I temi dei migranti devono essere rappresentati all’interno del Parlamento”.

Ha salutato i lavori del Forum anche il segretario del Partito Democratico, Guglielmo Epifani, che nel suo discorso ha trattato diversi temi, tra cui quello della cittadinanza delle seconde generazioni: “I figli di chi sta in Italia sono cittadini dalla nascita, ma questo diritto diventa effettivo in prima elementare”. “È un mio ragionamento personale, ma mantenere solo lo ius soli presenta dei problemi – ha spiegato il segretario del Pd. – È l’educazione che deve originare l’effettività’ del diritto. Sarebbe non tanto una mediazione, ma un modo per affermare la nostra idea di cittadinanza”.

“Il tema dell’immigrazione è davvero centrale per il PD? Io credo assolutamente di sì. Per come la vedo io, il prossimo congresso deve partire dal basso, dai problemi delle persone e dei territori. Per questo il tema dei diritti è un tema centrale. Il forum dell’Immigrazione deve entrare far parte della segreteria del PD e fare in modo che non occupi più un ruolo marginale. Farò di tutto per fare in modo che quanto proposto dal forum possa essere condotto in porto” ha concluso Epifani. 

Nel forum presero la parola anche tanti rappresentanti del forum per le diverse città e regioni. Tra loro anche Diana Kapo, Responsabile del Forum Immigrazione PD Firenze e Ismail Ademi (Toscana), Roland Jaçe (Emilia Romagna), Eliona Margjoni (Lombardia) e Esmeralda Tyli (Forum di Roma), dei tanti albanesi che hanno partecipato; Guxim Kola, Edmond Godo e Florian Boka insieme ad altri (Roma), Leoreta Ndoci (Cuneo), Arber Agalliu (Toscana), Lulezim Pojani (Terni), Arben Hasani – Funzionario della CGIL Napoli, e altri ancora. Tyli, in particolare, oltre a parlare di questioni di immigrazione e delle sfide del PD in questo ambito, ha messo in evidenza anche una questione albanese diventata tema del giorno per la comunità con le elezioni appena svolte in Albania. Lei ha sottolineato “La battaglia della diaspora albanese per il diritto di voto degli albanesi all’Estero, e l’importanza del sostegno concreto del PD come partito progressista a questa battaglia per un diritto sacrosanto dell’elettorato albanese residente all’Estero”.

Nell’intervento della chiusura, Livia Turco ha ribadito l’importanza della politica trasversale. I temi di immigrazione non possono essere separati da tutti gli altri temi dello sviluppo delle politiche per la società. E l’esigenza di portare il contributo trasversale del Forum al Congresso de PD che si svolgerà nell’autunno prossimo, contributo che incida nella linea del Partito sulle politiche per l’immigrazione e l’integrazione”.

Gli interventi degli rappresentanti albanesi del Forum

Ismail Ademi

Esmeralda Tyli

Roland Jaçe

Eliona Margjoni

Diana Kapo

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