L’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile obbedisce alla sentenza di Milano e riapre i termini per le domande. Guariso (Asgi): “Un risultato importante, ma il requisito della carta di soggiorno è arbitrario”
Roma, 4 dicembre 2013 – Il Servizio Civile Nazionale apre le porte, finalmente, ai giovani stranieri.
Si tratta di un passo obbligato. Il 19 novembre scorso, infatti, il Tribunale di Milano ha giudicato “discriminatorio” il requisito della cittadinanza italiana per gli aspiranti volontari e con un’ordinanza del giudice Fabrizio Scarzella ha imposto all’Ufficio Nazionale per il
Servizio Civile di consentire l’accesso anche agli “stranieri soggiornanti regolarmente in Italia” e di “fissare un termine non inferiore a 10 giorni” per “la presentazione delle ulteriori domande di ammissione”.
È così che, dopo settimane di attesa, oggi sul sito dell’UNSC è stato pubblicato un decreto per la “riapertura dei termini per la presentazione delle domande degli stranieri”. L’ordinanza parlava semplicemente di “stranieri soggiornanti regolarmente in Italia”, ma l’avvocatura dello Stato ha voluto fissare paletti più stringenti. Potranno quindi presentare domanda ragazze e ragazzi non italiani che hanno tra i 18 e 28 anni, ma che appartengono anche a una delle seguenti categorie:
– cittadini dell’Unione europea,
– familiari dei cittadini dell’Unione Europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
– titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (la cosiddetta “carta di soggiorno”);
– titolari di permesso di soggiorno per asilo;
– titolari di permesso per protezione sussidiaria.
I posti in palio, da dividere con gli italiani, sono quasi 15 mila, in progetti sparsi in tutta Italia. Gli aspiranti volontari stranieri hanno tempo fino alle 14.00 del 16 dicembre per presentare le domande per posta elettronica certificata, per posta o a mano, secondo la procedura indicata nel bando e utilizzando i moduli pubblicati sul sito dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
“È un risultato importante. Finalmente si pone fino a un’ingiusta discriminazione: i giovani non italiani, ma che vivono qui stabilmente, potranno partecipare a progetti di solidarietà e integrazione come i giovani italiani” commenta l’avvocato Alberto Guariso di Asgi e APN Onlus, le associazioni che hanno sostenuto il ricorso vincente presentato a Milano da quattro figli di immigrati.
Non si può, però, non considerare che si poteva arrivare a questo traguardo già due anni fa, quando una sentenza su un ricorso analogo, confermata anche in appello, aveva giudicato discriminatorio il bando del Servizio Civile. E comunque, sottolinea il legale, anche stavolta non è stata applicata pedissequamente la decisione del Tribunale.
“La limitazione agli extracomunitari lungosoggiornanti – nota infatti Guariso – è del tutto arbitraria rispetto alla sentenza. Taglierà fuori molti ragazzi che vivono regolarmente in Italia, perfettamente integrati, ma che non hanno la carta di soggiorno perché magari i loro genitori non l’hanno richiesta”.
Elvio Pasca
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Decreto per la riapertura dei termini per la presentazione delle domande degli stranieri per la partecipazione ai bandi di selezione di servizio civile nazionale pubblicati sul sito del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale in data 4 ottobre 2013.
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Allegato 2 (.doc)