Cacciato dal raggruppamento dei partiti euroscettici. In un’intervista a Panorama aveva confermato il tono degli attacchi a Kyenge: “Preferisco che la massa dei neri resti a casa propria”
Un anno fa gli albanesi d’Italia chiesero a gran voce la sua espulsione dal parlamento Europeo. In una trasmissione radiofonica, Borghezio aveva efinito l’Albania “un Paese del terzo mondo” , “bellissimo a parte gli abitanti”
Roma, 4 giugno 2013 – Mario Borghezio è stato espulso dal gruppo Europa della libertà e della democrazia (Efd) al Parlamento europeo a causa delle sue sparate razziste.
Lo ha deciso il gruppo di “Europa della libertà e democrazia” precisando che la procedura di espulsione per l’europarlamentare della Lega Nord era iniziata venerdì scorso, dopo l’intervista a ‘Panorama’, nella quale sostanzialmente confermava le sue parole sul ministro Kyenge e altre posizioni che lo hanno già reso celebre.
Su iniziativa del presidente di Efd, Nigel Farage (leader del britannico UKIP), è stato chiesto agli eurodeputati del gruppo se avessero obiezioni o meno rispetto all’espulsione dell’europarlamentare della Lega, che era già stato sospeso una decina di giorni fa (lui parlava di “autosospensione”) per le sue dichiarazioni. I due terzi dei deputati si sono espressi via mail per l’espulsione di Borghezio.
Nell’intervista apparsa su Panorama, Borghezio si era tra l’altro definito non razzista ma “differenzialista”, sostenendo di “preferire che la massa dei neri resti a casa propria” e definendo il “meticciato” un “obbrobrio” che “inquina la differenza tra le etnie”. Riguardo a Kyenge aveva spiegato: “Non mi pento assolutamente delle cose che ho detto a questa signora”, sostenendo di non aver “mai chiesto scusa. Ho detto che se lei si è ritenuta offesa mi dispiace. Ma la parola scusa non l’ho pronunciata e non la pronuncio nemmeno se mi sparano”.
“Borghezio è stato ufficialmente espulso per le ripugnanti dichiarazioni rilasciate” ha spiegato il leader del Partito indipendetista britannico Ukip e copresidente del gruppo Efd, Nigel Farage. “Come già annunciato nell’ultima riunione del gruppo Europa per la libertà e democrazia – ha ricordato Farage – l’Ukip sarebbe rimasto nel gruppo solo a condizione che Borghezio venisse espulso”.
Con la decisione di espellere l’europarlamentare della Lega “abbiamo dato un segnale inequivocabile che commenti di stampo razzista sono inaccettabili – ha dichiarato Farage – l’Ukip si oppone a tutte le forme di razzismo e siamo soddisfatti che la questione sia stata risolta in via rapida e definitiva dai colleghi del gruppo e Fd”.
Ieri mattina, prima della decisione dell’Efd, l’eurodeputato della Lega Fiorello Provera, vicepresidente della commissione Esteri del Parlamento europeo a Bruxelles, aveva preso le distanze dalle dichiarazioni di Borghezio. “Non mi risulta che queste posizioni coincidano con quelle della Lega Nord – ha chiarito – sicuramente non coincidono con le mie. Credo che queste generalizzazioni o categorie ‘etniche’ diluiscano il principio di responsabilità del singolo individuo, principio in cui credo fermamente”.
Un anno fa, più di 1.700 persone aderirono a “Borghezio fuori dal Parlamento Europeo”, l’appello lanciato su facebook da Shqiptariiitalise.com, dopo gli insulti dell’europarlamentare leghista. “L’Albania – aveva detto a Radio 24 – è un Paese del terzo mondo” , “bellissimo a parte gli abitanti”, dove le donne lavorano, ma “gli uomini, parenti stretti degli arabi, non fanno un cazzo” e passano le giornate “al bar a fumare il narghilè”.