Vorrei presentare la richiesta per la cittadinanza ma non ho abbastanza reddito. Mia moglie ha un reddito molto alto, posso sommare tutti e due?
Roma, 29 agosto 2013 – Con la circolare K. 60.1 del 05/01/2007, il Ministero degli Interno ha chiesto alle amministrazioni di valutare il reddito posseduto dal richiedente non solo in base alla posizione individuale ma in relazione al reddito del intero nucleo familiare.
Ciò vuol dire che se il cittadino straniero che presenta la pratica a un reddito inferiore al minimo previsto di € 8.300 per ogni anno del triennio richiesto dalla normativa, può giustificare questo mancanza se all’interno del nucleo familiare convivente, il coniuge o il genitore ha un reddito che va a coprire questo requisito fondamentale per la richiesta, e solo se quest’ultimo lo dichiara fiscalmente a carico. Il reddito richiesto in questi casi è di € 11.500 in caso di coniuge a carico e € 550 in più per ogni figlio a carico.
Si intende come nucleo familiare convivente tutti coloro che risultano iscritti nello stato di famiglia. Questa condizione fu introdotta per consentire anche agli altri componenti del nucleo familiare che non dispongono di un reddito proprio sufficiente per la richiesta, a presentare ugualmente l’istanza se risultano effettivamente a carico del capofamiglia e in possesso degli altri requisiti previsti dalla Legge n. 91/92.
L’importo di € 8.300, per singolo individuo, è pari all’importo richiesto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. L’accertamento di questo requisito è fondamentale al momento di valutare la richiesta di cittadinanza visto che l’interessato deve disporre di mezzi adeguati a garantirgli l’autosufficienza economica e il soddisfacimento degli obblighi di solidarietà.
Quindi, lo straniero che intende presentare la richiesta di cittadinanza ai sensi dell’articolo 9 della Legge 91/92, cioè per residenza, deve provare la propria posizione reddituale e il regolare assolvimento degli obblighi fiscali per il periodo antecedente alla presentazione dell’istanza. Acquistando la cittadinanza il richiedente acquista gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini italiani, per cui sarebbe contrario all’interesse pubblico che il nuovo cittadino non disponga di mezzi idonei per mantenere sé e la propria famiglia.
Inoltre, ai sensi delle leggi n. 15/2005 e n.80/2005, la pubblica amministrazione è tenuta a chiedere al richiedente un’attualizzazione dei redditi, favorevole nel caso in cui ci siano eventuali miglioramenti della propria posizione economica, prima di emettere un eventuale diniego, specialmente quando il lasso di tempo trascorso dalla data di presentazione a quella del perfezionamento della domanda è considerevole.