Nel suo programma la chiusura delle porte della Francia agli immigrati, “restituendo” i posti di lavoro ai francesi afflitti dalla disoccupazione
Parigi, 26 maggio 2014 – Mentre in Italia ha stravinto il PD del Premier Renzi, in Francia ha vinto Marine Le Pen. Con 25% delle preferenze dei francesi, porta il Front National fondato dal padre Jean-Marie al primo posto, battendo la destra UMP e umiliando la gauche al governo. Dopo aver eliminato negli anni scorsi le durezze e l’oltranzismo del padre fondatore del Fronte nazionale, Marine Le Pen, 45 anni, ha conferito all’estrema destra francese ancora più determinazione e grinta nella conquista di risultati elettorali.
L’operazione di Marine Le Pen è stata quella di ripulire il partito dagli strascichi xenofobi e razzisti lasciati dal padre. Tanto lui era provocatore, offensivo e antisemita, tanto lei si sforza di apparire conciliante e moderata pur mantenendo la sua chiusura totale sull’euro e sull’immigrazione in particolare.
Soprattutto in quest’ultima campagna, la leader ha puntato su immigrazione e identità nazionale, protezionismo e uscita dall’euro. Ha ripetuto di essere la sola candidata antisistema e predica il ritorno al franco e la chiusura delle porte della Francia agli immigrati, “restituendo” i posti di lavoro ai francesi afflitti dalla disoccupazione. Rispetto al 2009, Marine Le Pen è riuscita a quadruplicare i voti, catalizzando completamente il sentimento antieuropeo.