Cisl e Anolf chiedono al governo “un’attenzione particolare” per gli immigrati che vivono nelle province colpite dal sisma. “Non hanno reti parentali a cui appoggiarsi”
Roma, 3 luglio 2012 – Eliminare o almeno sospendere la tassa sui rilasci e sui rinnovi dei permesis di soggiorno per gli immigrati che risiedono nelle province colpite a maggio dal terremoto.
Lo chiedono la Cisl e l’Anolf (l’associazione degli immigrati creata dal sindacato) di Modena, Bologna, Ferrara e Reggio, auspicando che “il Ministero della Solidarietà sociale si faccia interprete di quest’atto di giustizia e lo porti all’attenzione del governo”.
“Riteniamo che la situazione dei cittadini immigrati soggiornanti nelle zone interessate dal terremoto meriti un’attenzione particolare” affermano Cisl e Anolf. “A causa del sisma c’e’ chi ha perso la casa, il lavoro, i documenti. Gli stranieri non hanno reti parentali cui appoggiarsi; se la burocrazia è spesso un fardello pesante per i cittadini italiani, per gli immigrati rischia di essere un macigno”.
Cisl e Anolf fanno inoltre notare che, “nonostante il raddoppio dei costi per il rilascio del permesso di soggiorno (da 80 a 200 euro), il servizio degli uffici immigrazione non e’ affatto migliorato”. “Per esempio – denunciano – i tempi per il rilascio dei permessi si sono ulteriormente allungati”.
Sabato scorso a Bologna è sceso in piazza anche il Coordinamento Migranti, che dopo un sit davanti alla prefettura ha presentato una serie di proposte al governo. Tra le altre cose, oltre allo stop alla tassa sui permessi, l’associazione chiede una moratoria di due anni per rinnovare i documenti anche ai terremotati che non hanno i requisiti di lavoro, reddito e alloggio previsti dalla legge sull’immigrazione.